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venerdì 2 gennaio 2015

Forza e Onore!!

 
                                                                           


2015. Ben arrivato. Ogni nuovo anno porta con se, desideri di rivalsa, nuovi obbiettivi, speranze e buoni propositi per il futuro. Quello che invece non si dice spesso è che, il nuovo anno porta con se anche gli strascichi ed i rancori del suo predecessore come una indesiderata eredità.

Questo in quanto, il sole dell'anno precedente nasce, più o meno, sempre nello stesso punto di quello del nuovo anno, e tra il vecchio ed il nuovo è passato solo 1 secondo di tempo. Il resto, tutto il resto, è rimasto tale.

Tutte quelle sensazioni che gonfiano i nostri nuovi e buoni propositi per l'anno che verrà, sono semplicemente dettati dal nostro desiderio di ricominciare una nuova avventura, come quando un calciatore cambia squadra, od un dipendente trova un nuovo posto di lavoro.
Il nostro desiderio cambia e si trasforma in speranza, perché così ci hanno insegnato i nostri padroni, a sperare e non a desiderare un nuovo futuro, sempre in attesa che possa essere la volta buona, che un aiuto da qualche parte possa cambiare le nostre vite. Insomma, il sogno italiano del superenalotto.

State tranquilli però.. Dopo qualche giorno e qualche bolletta arrivata per posta, o qualche telefonata dal proprio commercialista, tutto ritornerà come prima e ci accorgeremo che, la pesante ed indesiderata eredità del vecchio anno è nuovamente sulle nostre spalle, come una carogna pedante. Il mondo è rimasto uguale ed i problemi sono solo stati rimandati di qualche ora.. ma il cane resterà cane ed il verme resterà verme.. anche nel 2015.

I dipendenti ritorneranno a lavorare, con la spada di Damocle di poter subire licenziamenti facilitati. Gli imprenditori a loro volta torneranno nelle loro attività con la speranza di avere il denaro sufficiente il prossimo mese, per il pagamento dei propri lavoratori. 
La considerazione principale da fare in questo momento storico è che il mondo del lavoro è cambiato, ed è giusto che cambino anche le leggi. Ma non così. Non con questa finta mediocrità da liceale sgualdrinella. 

E' tutto esattamente il contrario di come stanno impostando la nostra gogna, sono come scienziati fumati di erba e laureatisi al cepu nei corsi serali, incredibilmente sconvenienti nelle loro proposte quanto falsi nelle loro promesse.

E' semplice. Il lavoratore deve avere il diritto al mantenimento tranquillo e sereno del proprio posto di lavoro, perché ciò gli garantirà la possibilità di pianificare e regolarizzare la propria vita famigliare. La possibilità di garantirsi una retribuzione sicura e duratura necessaria al sostentamento dignitoso suo e della propria famiglia.

Così come il datore di lavoro, che deve avere il diritto di guadagnare. Di garantirsi introiti adeguati ai propri investimenti fatti ed alle proprie responsabilità assunte, deve poter rassicurarsi quotidianamente del proprio futuro, osservando, con serenità, un progressivo e costante sviluppo dell'economia del paese.

E' incredibile come questi falsi governanti, non siano in grado di tradurre la realtà che stiamo vivendo, non siano capaci di presentare proposte adeguate allo sviluppo della nostra società. Oggi il nostro paese subisce solo interventi atti al risparmio, incentrati totalmente al taglio di stipendi o di risorse, a dispetto di elargizioni caritatevoli agli stessi governanti e agli immigrati nullafacenti.

I soldi incamerati nelle casse dello stato, invece di essere reinvestiti nello sviluppo e nella ricostruzione delle aziende affinché possano essere in grado di assorbire la forza lavoro disoccupata e tremendamente ridimensionata nel loro stato di fatto, vengono incredibilmente utilizzati, sotto i nostri nasi, nel favorire opere di sviluppo sociale agli extracomunitari o per far mantenere lo status economico di questi politici da quattro soldi.

Sembra facile..ma lo è. Togliamo a chi non ha bisogno per favorire lo sviluppo di una struttura o rete che sopperisca al nostro bisogno comune. A chi non ha di che cibarsi per vivere, non bisogna fornire gratuitamente del cibo ma, al contrario, fornire loro gli strumenti necessari per procurarselo. Sembrano concetti obsoleti, anche banali, ma, per centinaia di anni, hanno costruito e sostenuto le nostre precedenti civiltà.

Il nuovo anno non porterà nulla di nuovo perché sarà sempre come è stato, se non ci sarà un cambiamento. I vecchi governanti non saranno illuminati dalla fiaccola divina, il popolo diventerà più povero, più schiavo e più bisognoso di aiuto, mentre i padroni ancora una volta gioiranno della nostra dipendenza economica dalle loro decisioni errate e sempre uguali.

Non c'è nulla da fare. Il popolo dovrà riconquistare il proprio potere, dovrà impadronirsi della propria sovranità così come costituzionalmente garantito, dovrà scendere nelle piazze, nelle strade, inondare i vicoli stretti e bui della nostra amata penisola.

Dovrà scegliere se conquistare o rimanere nelle proprie paludi in attesa di una corda che non arriverà. 
Dovrà scegliere se essere leone o gazzella. Schiavo o padrone. Uomo o giocattolo nelle mani altrui.
Dovrà fomentare il proprio desiderio di rivalsa e di cambiamento.
Dovrà guardare negli occhi ogni membro della propria famiglia, anche ora, subito. Per capire se questo è il futuro che vuole per i propri cari.
Dovrà sedersi, da solo, ascoltare il battuto del proprio cuore e capire fino in fondo se si sente pronto per affrontare questa battaglia.
Dovrà ascoltare il silenzio e chiedersi se fra molti anni a partire da oggi vorrà essere come ora o se, in quel momento, preferirà barattare la sua vita con una nuova occasione....

Il sole sorgerà ancora domani. Nello stesso posto di oggi e di ieri.. Ma tu ora, oggi, sei pronto?

Non farti governare..Credi in te stesso.

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